LA LUCE DI KAIPARA
-Work in Progress-
Questa è la storia di un ragazzo dall'animo tormentato. Egli vive in mezzo ai monti, ma il suo sogno è fare il pescatore. Decide di partire, intraprendendo un viaggio su una nave che lo porterà lontano, dall'altra parte del mondo, in un'isola sconosciuta piena di pesci, luminosa e dai colori sgargianti. Ma in quel luogo la sua anima si riflette sul mondo circostante, che oscilla continuamente tra luce e oscurità. Un giorno, il ragazzo raggiunge un faro sperduto tra le dune di sabbia sopra l'oceano. Lì incontra un guardiano che mantiene costantemente accesa la luce del faro ogni giorno, insegnandogli come mantenere accesa la sua luce interiore senza smarrirsi nei suoi stati d'animo tumultuosi. Infine, attraverso un atto di coscienza, il ragazzo trova la forza e la determinazione per far riemergere la luce e l'armonia sull'isola e così facendo, riconquista il suo equilibrio interiore, agendo sul mondo esterno. ​
Questa è una storia scritta ad Aotearoa. Le illustrazioni sono fortemente influenzate dalla decorazione maori. La cosa che più mi colpisce di quest'arte è che c'è un'inversione tra pieni e vuoti, cioè le linee diventano vuoti e, viceversa, i vuoti tra le linee diventano pieni, assumendo maggior risalto proprio per la loro funzione di "connessione".
I miei personaggi sono quindi quei "vuoti" che si sono riempiti, quegli interstizi, quei triangoli tra le righe. Galleggiano sulla pagina insieme ai segni, alla ricerca di un'armonia nell'insieme. Riflettono i movimenti della storia, anch'essa pervasa da una continua oscillazione tra pieni e vuoti, come nelle maree dell'oceano, o come il passaggio tra oscurità e luce, bianchi e neri.



